Sessione 11 -Korinne-

N.B Le vicende qui narrate sono solo quelle relative al personaggio di Korinne, quindi tutti gli avvenimenti che lei non ha vissuto non verranno trattati qua ma negli altri articoli del sito.

17 Di Marphenot, Ore 8:00 Zona di accampamento fuori dal circo.

La nottata trascorsa fuori dal tendone del circo fu senza inconvenienti per Udyr, Ymeon Korinne e Sheera, non si poteva dire lo stesso per gli altri 2 membri del gruppo, Laucian e Brom.
Il prode monaco al calar del sole aveva preso la decisione di passare  la notte in esilio nella foresta vicino Silverymoon per evitare problemi con la sua trasformazione, mentre il prode barbaro aveva pensato bene di spassarsela al bar del tendone bevendo come suo solito molta birra.

K- “Ma ragazzi Brom dov’è sparito? Non sarebbe dovuto ritornare qua da noi?
U- “Non ti preoccupare lucertolona, Brom è finito a Silverymoon, in compagnia tra l’altro di un bel pezzo di manzo, se hai capito cosa intendo *blink *blink, probabilmente sarà pure andato in buca stanotte quel bastardo! Comunque ci siamo dati appuntamento per stamattina alle porte della città.
K- “ma scusa, come è riuscito ad entrare in città se ci è stato proibito da Galaerthus?”
U- “Ah boh, non chiederlo a me, probabilmente la ragazza che Brom ha raccattato al bar aveva qualche conoscenza di alto livello… chi lo sa, io ho solo visto che l’hanno fatto entrare senza problemi con lei accanto”

Il gruppo si spostò quindi alle porte di Silverymoon, dove però ad attenderli non c’era Brom, bensì un bambino che oserei dire un po’ particolare.

BA- “Emh… Emh… Per caso siete voi gli amici di Brom?” -Pareva molto intimorito dai 4 avventurieri.
U- “Sisi siamo noi”

Il bambino diede una lettera (sotto pagamento anticipato di una moneta d’oro) a nome del barbaro con scritto che non voleva uscire dalla città altrimenti non sapeva come avrebbe fatto a rientrare.

K- “Be mandiamo un messaggio a Brom chiedendoli come ha fatto ad entrare e se può aiutarci, che ne dici giovanotto… potresti dare questa lettera di risposta al nostro amichetto Brom?” – chiese gentilmente la draconica al bambino.

BA- “UGH.. BLEAH… ti puzza l’alito di pesce che SCHIFO! Allontanati brutta lucertola”
K- “ma come ti permetti brutto insolente figlio di una Legiana (figlio di buona donna per intenderci) che non sei altro?! Vai a giocare con i tuoi amici invece di farci perdere tempo! Udyr parlaci te, altrimenti lo ammazzo”
U- “Be per me possiamo ammazzarlo anche ora, mi ha già rotto questo.”
BA- “Guardi signora lucertola che Io non ho amici! Preferisco starmene da solo!”

Intervenne Sheera che con aria più autoritaria chiese al bambino se potesse portare questo messaggio a Brom.

BA- “certo, 1 moneta e vi recapito il messaggio”
K- “sei bravo ad approfittare della gente in difficoltà”
BA- “eh sì, mio papà mi ha insegnato tutti i trucchi del mestiere eheh! Lui lavora lì, è il proprietario di quella taverna…”

Consegnata la lettera e ricevuta risposta il gruppo scoprì che Brom era riuscito a passare al controllo delle guardie d’argento grazie alla ragazza che era con lui, sfortunatamente però la ragazza aveva lasciato perdere le sue tracce la mattina stessa e non avrebbe potuto aiutare anche noi ad entrare.

BA- “Sapete… mi sa che ho capito il vostro problema, se volete posso farvi entrare a Silverymoon per… emh… boh… 50 monete!”

Nella testa del gruppo iniziò a nascere l’idea che forse il bambino non era poi così intelligente come sembrava, Sheera provò il bluff per vedere quanto il bambino ne sapesse.

S- “ti vanno bene cinquantaaaaaaa… monete di Rame?”
BA- “WOOOW SISI ci sto fichissimo! 50 monete tutte per me! Sono ricco eheh! Allora quello che dovete fare è aspettare qua, verso le 10:00 di questa mattina arriverà un carretto, mio papà vuole che lo scarichi io, che palle! non mi va di fare le sue stupide faccende da adulto! Quando arriverà dirò di farvi entrare insieme al carretto… basta che mi promettiate che una volta dentro scaricherete tutto al posto mio.

Il gruppo accettò senza esitazione, un po’ dubbiosi sul fatto che un bambino potesse eludere il controllo delle guardie d’argento, ma speranzosi che se ciò sarebbe miracolosamente accaduto se ne sarebbero fregati altamente di aiutare quel rompiballe.
La disperazione certe volte porta a commettere azioni stupide.
Incredibilmente alle 10 in punto come era stato promesso arrivò il carretto ma gli imprevisti non tardarono ad arrivare, prima di entrare in città infatti si presentò il bambino con accanto il padre.

PB “bene voi dovete essere le persone da far entrare a Silverymoon, piacere sono il signor Borsetti. Non so se mio figlio Tequila ve l’ha già detto ma sono 20 monete d’oro a testa”.
S- “Ma guardi signore noi ci eravamo messi d’accordo per un pagamento diverso sa…. Con suo figlio avevamo deciso 50 monete di rame…” -disse timidamente Sheera.
PB- “siete più stupidi di quello che sembrate, cercavate di fregare mio figlio??! Con 50 monete di rame vi posso mandare a fanculo se volete. La tariffa è 20 monete d’oro ed in più dovete scaricarmi il carretto nel retro-bottega, prendere o lasciare”.

Non c’erano versi di provare a trattare l’offerta fatta dall’oste, specie visto le bassissime capacità di trattativa del gruppo. Per evitare problemi quindi tutti scelsero di pagare 20 monete d’oro (lamentandosi vistosamente comunque) e di scaricare la merce.
Korinne era stupita però di quanto potesse essere facile eludere le guardie d’argento di Silverymoon, a quanto pare i controlli per entrare ed uscire dalla città non erano proprio così impeccabili, anzi erano l’esatto opposto.
Finita l’odiosa mansione, il gruppo ricongiuntosi nel frattempo con Brom decise di dirigersi verso l’abbazia, senza ovviamente Laucian (che in quel momento non aveva la benché minima idea di dove fossimo finiti) e senza Sheera (che si era messa in testa di inseguire Tequila, detto anche “il bimbo stronzo che farà una brutta fine”).

Arrivati all’abbazia Korinne, Brom, Udyr e Ymeon vennero accolti a braccia aperte ed in un fiume di lacrime dalla preoccupatissima Janna.

J- “Sia lodato il cielo! Vi credevo già morti! Devo smetterla di darvi consigli stupidi. Ma quanto sono felice che siate tutti quanti vivi!! Un momento… Laucian e Sheera dove sono? Oddio gli è successo qualcosa vero?! Sono morti in quell’orrendo tendone combattendo in quei perversi combattimenti?? No! vi prego, non posso sopportarlo ODDIO, è colpa mia lo sapevo!”

Korinne si mise a tranquillizzare Janna e le spiegò la situazione nel dettaglio.
J- “che sollievo sapere che non sono morti! E che gioia sapere che siete riusciti a racimolare i soldi per togliere la maledizione! Siete riusciti a racimolare un bel po’ di soldi in pochissimo tempo, bravissimi.
K-
“Semmai sono stata furba (e fortunata) io a scommettere su di noi. Altrimenti col cavolo che guadagnavamo abbastanza monete d’oro.
J-
“Si? bene bene, be qualsiasi cosa hai o avete fatto sono felice del risultato, per quanto riguarda Laucian non vi preoccupate… posso farlo entrare io in città, se volete andiamo a prenderlo subito assieme alla porta ovest o al tendone (sperando ci sia) mentre mio marito prepara il tutto per il rituale.

Janna, Korinne e i fidati chierichetti dalle mani callose si diressero quindi verso il tendone alla ricerca del monaco del gruppo.
Per trovarlo più velocemente Korinne si mise ad urlare senza ritegno in mezzo alle persone che si trovavano fuori dal tendone

K- “LAUCIAAAAAAAN SONO KORINNE! DOVE SEI?? MI VEDI?? OOOOOO LAUCIAAAAAAN! FATTI SENTIRE! ECCOLO L’HO TROVATO JANNA! HEY LAUCIAN SIAMO QUIIII!

Laucian sembrava strano, pareva non sentire i richiami di Korinne, impossibile non sentirli per quanto stesse urlando la draconica. L’elfo pareva più occupato a non farsi vedere, sembrava quasi stesse seguendo qualcuno, ma a Korinne non poteva fregare di meno degli strani atteggiamenti del monaco e quindi continuò a chiamarlo urlando a gran voce.
Ad un certo punto però Laucian si mise a correre, cosa stava accadendo? Stava scappando? Non voleva incontrarli? Forse la trasformazione aveva preso controllo di lui ed era impazzito!
Subito dopo un trambusto generale, il monaco aveva letteralmente placcato una persona in mezzo alla folla. A momenti partiva la rissa tra gli ubriaconi, Korinne e Janna si avvicinarono all’elfo preoccupate.

K “Ma cosa diavolo ti prende? Non hai sentito che ti ho chiamato? C’è Janna con noi, ha detto che può farci entrare a Silverymoon senza problemi.”
L- “Ho visto quel mascalzone di Varis, aveva con sé questa valigetta, ho provato a seguirlo di nascosto, ma ti sei messa ad urlare verso di me, quindi ho provato a placcarlo ma è scappato. Stava proteggendo il contenuto di questa valigetta con cura ed ho subito pensato che probabilmente dentro poteva esserci la fonte di energia che usavano nella “fabbrica” di Licantropi.
K- “Varis? Qua?! E cosa ci faceva?! Senti parliamone dopo, meglio allontanarci, torniamo a Silverymoon, togliamoti la maledizione e poi pensiamo a questa storia.”

Laucian non resistette e guardò subito cosa stesse provando a nascondere Varis.

L- “un mucchio di provette inutili tutte rotte, si sono spaccate tutte con quando siamo caduti a terra e il loro contenuto è fuoriuscito. Un buco nell’acqua insomma.”
K- “in più adesso Varis sa che lo stiamo cercando, meglio allonarci da qui subito… dai torniamo dagli altri e avvisiamoli della situazione.”

Tornati a Silverymoon il gruppo finalmente era di nuovo tutto riunito all’abbazia. Una volta raccontato agli assenti quello che era successo nei pressi del tendone Laucian, di comune accordo con Padre Baherim Conrador, decise fosse giunto il momento di iniziare il rituale che lo avrebbe fatto tornare ad essere un elfo normalissimo senza mestruazioni notturne per 2 settimane al mese.

PBC- “Molto bene! Korinne mi ha dato le 700 monete d’oro che servivano per acquistare l’argento necessario a togliere la maledizione. Spero le siate riconoscenti, da quello che ho capito ha voluto pagare di tasca propria tutta la somma.
Adesso mio caro Laucian, ti chiederei di accomodarti nella stanza qui vicino, ho preparato tutto il necessario e saremo assistiti pure dai miei fedelissimi chierichetti.”

U “Iniziamo bene”

La stanza segreta adibita per l’operazione era molto particolare, una cupola si ergeva sul soffitto e dal centro di essa un raggio di luce proveniente da fuori illuminava lievemente la stanza.
Del rituale Korinne (come tutto il resto del gruppo) non ne capì nulla, era di stampo divino e nessuno ne sapeva qualcosa in merito… a parte Laucian ovviamente.
La scena fu comunque come al solito molto interessante e “mistica”, il monaco venne fatto sdraiare su un altare al centro della stanza con la luce proveniente dalla cupola sopra di lui.
L’argento, che si trovata tutto intorno all’elfo iniziò lentamente a fondersi e a ricoprire totalmente il corpo di Laucian. Di sicuro non era del solletico quello che stava provando l’elfo, che nel frattempo iniziò a contorcersi e dimenarsi. Dopo 3 minuti dall’inizio del rituale la bava incominciò a scendere dalla bocca del povero monaco per le convulsioni. Laucian iniziò a trasformarsi ma la situazione era sotto controllo, Conrador non vacillava e con l’avanzare dei minuti il pelo, le zanne, gli artigli invece che rimanergli addosso caddero uno dopo l’altro, mentre l’argento (trasgredendo ogni legge fisica) iniziò ad evaporare fino a lasciare solamente sull’altare un Laucian stremato e ansimante.

PBC-Perfetto! è andato tutto bene” -disse rivolgendosi col fiatone alla combriccola. “ora potete portate pure il vostro amico alla sua stanza e fatelo riposare mi raccomando… quello che ha dovuto affrontare oggi non è cosa da poco.”

Il gruppo (o almeno Korinne di sicuro) si era finalmente tolto un bel peso sul groppone, il dover avere a che fare con un licantropo nel gruppo stava rendendo anche le mansioni più semplici complicate.
L’azione di Korinne però non era stata vista di buon’occhio da tutti, Brom avrebbe preferito che la maledizione del licantropo invece che eliminarla totalmente dal corpo di Laucian fosse passata a lui. Più volte Korinne si era opposta alla volontà del barbaro di trasformarsi e il vedere Korinne pagare la somma necessaria ad eliminare la maledizione non fece che creare più odio verso la draconica ed il suo operato.
Messo Laucian a dormire il gruppo decise di andare al Polvere di stelle per vedere se fossero arrivate novità riguardanti l’elmo magico apparentemente ordinato da Galaerthus.

Arrivati a destinazione ed incontrate le due ragazze (che lavorano all’interno della polvere di stelle) il gruppo scoprì un incredibile verità, Galaerthus non aveva mai commissionato l’elmo, la richiesta (intestata alla scuola di magia) era stata messa da qualcuno nella pila delle commissioni. La cosa interessante però era che la consegna dell’elmo era prevista per le 9:00 del 18 di Marphenot, domani! Cadeva a pennello, se il gruppo si fosse fatto trovare nel luogo e nel momento della consegna avrebbe scoperto si chi celava dietro la richiesta di un’elmo magico.

Era ormai sera, il gruppo quindi una volta organizzato il piano per la mattina dopo decise di andare a dormire alla taverna del “Satiro Sorridente di Solar”.
Durante la notte però Korinne, che stava dormendo beatamente venne svegliata bruscamente da Udyr e Brom:

U “Oh dai lucertolona! muoviti ad uscire di qua che vogliamo bruciare tutto.”
K- “Voi…cosa?! Cosa è successo? Chi ci sta cacciando? Perché dobbiamo bruciare tutto??!” -Disse traumatizzata Korinne ancora mezza addormentata.
B- “no beh pensavamo potesse essere divertente bruciare sto posto, inoltre il proprietario è il padre di quello stronzo di Tequila! Non sarebbe bello rovinargli gli affari e magari uccidergli il padre?
K- “Ma cosa state dicendo? Ma siete impazziti?? Bruciare una taverna a caso?? E tutti quelli che sono giù nel salone a far baldoria? E gli altri che stanno dormendo nelle camere? Ma come vi viene in mente un’idea del genere?
U-
“non ti preoccupare, abbiamo già messo K.O tutti i possibili testimoni, adesso appicco il fuoco e ci divertiamo a veder bruciare tutto!
K- “Ma ci sono degli innocenti qua dentro! Non potete farlo!”

I due barbari corsero giù, Korinne si mise ad inseguirli e la scena che le si parò davanti la fece rimanere di sasso, una decina di persone svenute a terra (compreso il proprietario), sgabelli, sedie e tavoli rotti d’ovunque. Si faceva pure fatica a camminare per via dei pezzi di vetro e di bottiglia che erano sparsi per terra ed in mezzo a tutto questo Brom e Udyr che tranquillamente stavano preparando della legna da accendere.
Ovviamente Korinne non poteva permetterlo, un conto era dare una lezione a qualcuno che se la meritava, ma questa era violenza e vandalismo gratuito, c’erano un sacco di innocenti in mezzo e inoltre aveva pagato un letto per dormire, non voleva di certo passare la notte fuori. Korinne si mise in mezzo tra la legna e i Barbari. Udyr uscì fuori un attimo e Korinne ne approfittò per far ragionare Brom.

K “Fermo Brom! Che senso ha tutto questo? Che direbbero i tuoi familiari se ti vedessero comportarti così?”

Non l’avesse mai detto la draconica, Brom cambio sguardo… era incazzato nero e di tutta risposta prese in mano il suo possente martello.

B- “Cosa ne sa una STUPIDA Draconica arcanista di me e della mia famiglia eh? Chi ti credi di essere? Pensi di conoscermi?! Io faccio quello che voglio, non azzardarti più a nominare la mi famiglia, HAI CAPITO?! Altrimenti ti spacco la testa con questo martello. Ora levati che devo accendere il fuoco.”

K- “Non mi sposto. Non ti permetterò di far del male agli innocenti, ti credevo diverso… pensavo avessi dei valori… invece sei solo un tiranno”
B “Bene, se è questo che vuoi… fatti avanti Korinne!”

Prima che i due iniziassero a menarsi però Laucian fortunatamente (per Korinne) arrivò e gli divise. Incredibilmente riuscì pure a calmare gli animi e far ragionare in qualche modo i due Barbari, che verso l’alba finalmente decisero di rinunciare a quella folle idea. Korinne nel frattempo come se non fosse successo niente torno a dormire.

18 Marphenot; ore 8:50 Entrata Invocatorium
La mattina dopo (come se non fosse successo nulla) il gruppo al completo si incontrò come d’accordo davanti all’entrata dell’Invocatorium, il piano era quello di entrare con dei pacchi commissionati dal “Polvere di stelle” ed aspettare l’arrivo del proprietario dell’elmo.
Alle 9 precise accadde l’impensabile, dalla porta entrò niente di meno che… Galaerthus?! come se nulla fosse l’arpista prese il pacco contenente il falso elmo e si diresse verso l’uscita.
Uscita che gli fu immediatamente bloccata dal gruppo che prontamente scattò e si mise davanti al potente arcanista.
C’era qualcosa di strano però… Galaerthus sembrava non riconoscere nessuno di loro… cosa impossibile visto che praticamente l’arpista aveva incontrato più volte tutti loro e addirittura gli aveva aiutati a battere un’idra!
Anzi alle loro domande rispondeva in modo vago, sembrava impacciato e molto agitato. Era palese fosse un impostore (o sotto un potente incantesimo?), di sicuro quello non era il temibile e potente arcanista che avevano conosciuto. Non fecero in tempo ad agire però che la porta si aprì di nuovo…. Ed entrò nuovamente Galaerthus!

K- “Non è possibile… ci vedo doppio o cosa? due Galaerthus nella stessa stanza!”.

Quello appena entrato però si capiva subito fosse il vero Galaerthus, innanzitutto si era portato una scorta per arrestare l’impostore (è sempre un passo avanti a tutti!) inoltre la sua sola presenza incuteva timore, le due figure potevano essere simili di aspetto ma la presenza del’Arpista beh… era tutt’altra cosa.
In due secondi misero le manette all’impostore.

G- Ma perché dovunque io vada mi trovo voi tra piedi eh? Vi divertite a fare casino? Non vi avevo cacciato da questa città?”
S- “No ma guardi Galaerthus! noi stavamo “semplicemente” indagando su chi avesse commissionato un elmo per evocare elementari dell’aria! non era nostra intenzione imbatterci in lei”.
G“Be le vostre ricerche sono finite.
K- “Ma scusi come ha fatto qualcuno a prendere le sue sembianze?”

Galaerthus prese la mano del suo sosia e gli sfilò l’anello che aveva alla mano destra, la figura un tempo uguale all’arcanista mutò istantaneamente.
Davanti a tutti apparve uno Gnomo parecchio incazzato.

G- “Dovevo immaginare ci fossi tu dietro a tutto questo… Gaal”
GA- “Maledetto Galaerthus! Ti odio! Ero a tanto così da rovinarti la reputazione per sempre brutto vecchiaccio!”
K- “emh scusate, vi conoscete?”
G- “Ne parliamo nel mio ufficio ORA, nel frattempo… guardie! Portate questo fallito in prigione grazie”

18 Di Marphenot, Ore 9:30 Ufficio Galaerthus.

G- “Bene sedetevi, è ora che vi dia dei chiarimenti. La persona che avete incontrato è uno gnomo di nome Gaal, era un mio studente alla scuola.
K- “Beh non mi sembrava molto felice di vederla, se posso permettermi”
G- “Vedete, Gaal è quello che io definisco “un buono a nulla”, sa fare solo illusioni, abiurazioni e sa a malapena qualcosa di divinazione… e usa queste sue scarse capacità solamente per fare degli STUPIDI scherzi. A lezione non si applicava mai, per questo l’ho bocciato ben 12 volte.”
K- “quindi voleva solo vendicarsi di lei giusto?
G- “esattamente, ma avrebbe dovuto sapere che con me non si scherza. Tuttavia non è per parlare di Gaal che vi ho chiamati nel mio ufficio. Io e lei aveva un patto caro Laucian, se l’è dimenticato?

– Tutto il gruppo di scatto si voltò sorpreso verso il monaco. –

L- “Il nostro patto è venuto meno, il medaglione si è rotto quando l’ho richiamata per salvarci la vita contro l’idra.”
G-Dimmi la verità, vuoi che ti sbatto in gattabuia di nuovo? Tu avevi l’obbligo di CERCARMI la pietra e non l’hai fatto! sai cosa succede a chi non segue i miei ordini? Viene messo in prigione e viene buttata via la chiave.
Ora… date le circostanze e vedendo che lei, Laucian, non è in grado da solo neanche di svolgere le più semplici commissioni, mi vede costretto ad assegnare questa ricerca pure ai suoi compagni. E ovviamente non accetto rifiuti.”
K- “Se vuole che facciamo qualcosa per lei prima dovremo concordare la ricompensa, non so i miei compagni ma per quanto riguarda me non faccio nulla gratis.
G- “va bene… sentiamo allora, cosa vuole di tanto prezioso signorina Korinne?”
K- “Voglio un permesso, di quelli che permettono di usare la magia all’interno di Silverymoon, altrimenti non parto alla ricerca di nessuna stupida pietra”
G- “non si può fare, facciamo così… vediamo se l’idea vi piace, io vi permetto di nuova di entrare ed uscire da Silverymoon, inoltre faccio in modo di “dimenticare” tutti i problemi che mi avete causato fino ad esso all’interno della città. Questo è quanto, prendere o lasciare.

Il gruppo si vedeva un po’ costretto ad accettare le condizioni dell’arpista, non c’era tanto da trattare con lui, aveva il coltello dalla parte del manico.
Korinne comunque era un po’ sorpresa dell’accondiscendenza Galaerthus stava dimostrando, inoltre doveva essere un po’ “disperato” oppure “troppo occupato” per doversi rivolgere a tutti loro per la ricerca di strano oggetto.

G- “Allora, il compito che vi do è molto semplice, vedete di non far saltare tutto come vostro solito, dovete cercare 1 pietra.”
U- “Le va bene una presa dalla strada? ahah” -Galaerthus guardò il barbaro storto-
G- “OVVIAMENTE non è una pietra qualsiasi, si tratta di una potente fonte di energia divina”
Y- “Indizi su dove si possa trovare?”
G- “Nessuna, ma in genere dovunque si trovi genera delle alterazioni della realtà in meglio.”

Subito tutto il gruppo ebbe una rivelazione.
Korinne (come tutti quelli del gruppo) pensò subito ad un posto

K- “E se fosse il luogo dove fabbricavano i licantropi? Ma certo… tutto torna… serve di sicuro una potente fonte di energia per trasformare le persone in licantropi, inoltre quel posto da quello che sappiamo prima era una struttura decadente e distrutta, ma con l’ipotetica pietra all’interno si era trasformata in un laboratorio all’avanguardia perfettamente funzionante. Non è un caso tra l’altro che una volta abbandonato il laboratorio e scomparsa la fonte di energia la struttura sia addirittura “crollata”! -pensò la draconica.

K- “Beh potrebbe esserci un posto effettivamente, una casa non molto distante da qui, qualche giorno fa è crollata… ma noi ci eravamo stati dentro ed era come nuova, eppure le guardie d’argento ci hanno detto che era disabitata e pericolante da anni…”
G- “umh forse ho capito di cosa state parlando, mi sa che non serve più il vostro aiuto allora, potete sparire ora.”
K- “No ma aspetti non è…”
G- “Inoltre non pensate di aver finito con me, devo controllare una cosa… ma sappiate che se avrò bisogno vi verrò a cercare. ORA FUORI.”

Korinne doveva smetterla di dare troppe informazioni alle persone, ma che colpa ne aveva lei se era fatta così? Se una cosa la sapeva perché provare a nasconderla?
Per la draconica essere sempre diretti in queste situazioni era la soluzione migliore, altrimenti non se ne ricava mai nulla.
Ma vallo a dire al resto del gruppo… una volta usciti dalla stanza iniziarono tutti a tirargli contro.
Nonostante tutto però erano riusciti a completare la missione affidatagli dalla gilda! Avevano finalmente trovato l’oggetto, la persona ed il movente. Non restava altro che tornare alla base e riferire tutto quanto.

18 Di Marphenot, Ore 13:00 Stamberga del cervo fischiettante.
Arrivati al covo della gilda il gruppo venne fatto sedere ad un tavolo in sala pranzo, gli abiti sporchi furono messi a lavare e gli venne preparato dell’ottimo cibo. Venne comunicata la buona riuscita della missione a Dougan, che come pattuito pagò ciascuno 20 monete d’oro, ma le sorprese per quella giornata non erano ancora finite.
Da dietro l’angolo apparve (nello stupore generale di tutti e 5 i membri del gruppo) Milo!
Subito Ymeon saltò giù dalla sedia e andò ad abbracciarlo e sbaciucchiarlo.

M- “Mio amore! Guarda cosa ho per te! Un dono molto speciale! Ecco il tuo bellissimo strumento e lo zaino che avevi perso!”
Y- “ODDIOOOOOO grazie mio amato, come farei senza il tuo aiuto! Meno male che almeno te hai pensato a me… non come LORO (indicando Korinne e gli altri) che se ne sono altamente fregati di andar a riprendere la mia roba!”
M- “Amore lo sai, non passa giorno senza il quale io non pensi a te e alla tua grossissima e tondeggiante testa.
Y-Ma… ma… ma Milo! come fai ad essere qui? Io ti ho visto morire! Ho visto Tormento trafiggerti il petto e lasciarti esanime!
M- “Sono un Halfling pieno di sorprese dovresti saperlo ormai, non fasciarti la testona su questa piccolezza, sono qui per qualcosa di molto più importante… per chiederti una cosa mia amata”

-Nello stupore generale Milo si inginocchiò e disse: “Vuoi sposarmi Ymeon?”

Y- “SIIIIIIII SIIIIIII LO VOGLIOOO”
M- “Sapevo già mi avresti detto di sì! Ci vediamo al matrimonio quindi, ma non qua… là, capito? Fra 30 giorni a partire da adesso! Ora però scusami non posso restare, ho delle commissioni urgenti da fare, ad organizzare il matrimonio ci penserà mia sorella. Tu fatti trovare pronta mi raccomando!

Così come era apparso all’improvviso l’halfling se ne andò, Ymeon era un misto tra il super felice ed il confuso, Korinne beh… ne aveva viste di cose strane e senza senso, ma una proposta di matrimonio fatta così in fretta mai… a momenti aveva rischiato di ingozzarsi con la zuppa per la notizia. Anzi le sembrava più normale il fatto che Milo fosse tornato dall’oltretomba rispetto a quello che era successo dopo.

K- “Questi Halfling… ma chi li capisce….”

-Dal vangelo secondo Korinne – Joker.