Sessione 12 -Korinne-

N.B Le vicende qui narrate sono solo quelle relative al personaggio di Korinne, quindi tutti gli avvenimenti che lei non ha vissuto non verranno trattati qua ma negli altri articoli del sito.

18 marphenot, Ore 21:00 Stamberga del cervo fischiettante.

Finita l’abbondante cena i nostri avventurieri si coricarono nelle loro stanze, Ymeon e Korinne come al solito condivisero una stanza.
Quella notte sia Korinne che Ymeon fecero fatica ad addormentarsi, colpa dei mille pensieri e preoccupazioni che le affliggevano.
Ymeon non aveva fatto altro che girarsi e rigirarsi nelle coperte, ormai il fardello della sua maledizione al braccio (insieme alla novella proposta di matrimonio da parte di Milo) non la faceva dormire serenamente, passava molto tempo a pensare e ripensare all’indovinello da risolvere.
Korinne invece non faceva altro che rimuginare sulla questione licantropi a Silverymoon.
Come era possibile che un’organizzazione criminale volta al male fosse nascosta agli occhi di tutta una città? Sotto gli occhi di gente come Galaerthus! di padre Baherim Conrador e perfino della regina Alustriel! Gente a cui di solito non sfuggiva niente. La draconica continuò a pensare per tutta la notte, fino a quando ad un certo punto cedette alla stanchezza e si addormentò… alla fine era da molti giorni che non dormiva in un letto vero.

19 marphenot, Ore 8:00 Stamberga del cervo fischiettante.

La mattinata seguente proseguì tranquillamente, dopo una gustosa colazione il gruppo iniziò come al solito a discutere sul da farsi.
Per la prima volta dopo settimane si erano ritrovati senza sapere che fare, la storia dell’elmo dell’elementare dell’aria era stata risolta, ma la gilda aveva finito tutte le missioni da affidare a causa del ritorno di Milo. Come al solito l’halfing si era preso carico di decine e decide di missioni e le aveva risolte in un batter d’occhio.

U- “Non so voi, ma io ho proprio voglia di andarmi a fare un po’ di soldi al circo oggi, che dite mi aiutate? sono quasi senza un soldo, come faccio a comprarmi una spada oppure una cavolo di armatura decente senza denaro eh??!”
Y- “Ma quale soldi e soldi! Qua dobbiamo risolvere la faccenda della maledizione! Vi svegliate o no? Sono l’unica che si rende conto che fra qualche settimana potrei morire?”
U- “No, ma probabilmente sei la sola cui importa”. Disse in tono di sfida il barbaro

Intervenne subito Laucian a calmare le acque

L- “Calmatevi voi per favore! Ymeon non ti preoccupare… anche a me sta a cuore il toglierti la maledizione, infatti PROPONGO FERMAMENTE DI CONCENTRARCI SU QUESTA FACCENDA E DI…”

Il monaco venne interrotto subito da Sheera.

S- “Sinceramente a me non importa più di tanto, non può farsela togliere da qualcuno e basta? Perché dovrebbe essere un nostro problema? Abbiamo faccende più URGENTI da fare, la storia dei licantropi potrà pure essere in parte conclusa ma dobbiamo ancora scoprire da dove sono arrivati i demoni qualche settimana fa!
K-Concordo con te Sheera, anche se secondo me la faccenda dei licantropi è ben lontana dall’essere conclusa, anzi… sono sere che ci penso e sono arrivata alla conclusione che c’è del marcio a Silverymoon… non abbiamo toccato altro che la punta della faccenda… c’è per forza qualcuno di grosso che manovra tutto.”
B- “Bah, chiamatemi pure stupido ma per quanto riguarda me ne fregherei di tutto e andrei pure a bere una bella birra in qualche bar, basta che si faccia qualcosa, basta che ce ne andiamo da questo posto, non mi piace stare qua, c’è puzza di aristocratico nell’aria.”

Dopo un’ora di discussione finalmente Ymeon e Laucian convinsero tutto il gruppo a tornare a Silverymoon per cercare informazioni che potessero aiutare l’Halfling a risolvere l’indovinello della maledizione.
Prima che il gruppo salisse sulla carrozza però venne fermato da Naimi.

N- “Scusatemi, prendete questo oggetto prima di partire, è un localizzatore, servirà a noi per sapere dove vi trovate ma soprattutto per recapitarvi messaggi nel caso ci fossero nuove missioni da proporvi. Quando sentirete la pietra emettere un suono o illuminarsi (shine bright like a diamond?) basterà che qualcuno di voi fischi e potrete leggere i vari messaggi che vi avremo mandato, va bene?”.
Y- “Si va benissimo Naimi, grazie mille, è un pensiero utilissimo! Me ne prenderò cura io personalmente.
U- “Sisi affidatelo a lei! almeno così sappiamo dove recuperarla ogni volta che viene rapita o nel caso la perdessimo in mezzo ad una folla mediamente alta.”

Il gruppo ringraziò e partì in direzione della città.

19 Marphenot, Ore 13:00 Centro di Silverymoon.

Quel giorno a Silverymoon c’era il mercato, la città era dunque ancor più viva e affollata del solito, con il centro della città che era addirittura più pieno della famosa città rupestre di Lucca durante la fiera di Comics (il famoso Dio dei fumetti).
Korinne notò che il rumore della folla e del mercato però era stranamente più basso di quello che si sarebbe aspettato, questo effetto sapeva bene che era dovuto alla cupola magica che sormontava tutta la città e che ne attutiva i rumori in qualche modo.
La ricerca per aiutare Ymeon partiva da un luogo e da una persona: Accademia dell’arpa e Barbafiamma, lui sicuramente aveva informazioni relative all’indovinello: “perché lo strumento Virimonio non può suonare né al funerale né al matrimonio della regina?”
C’era solo un PICCOLO problema, era impossibile avere un colloquio con Barbafiamma… e anche nel caso di avercene uno le possibilità che avesse intenzione di perder tempo a risolvere degli stupidi indovinelli era pressoché nulla.
Il gruppo si stava facendo largo tra l’enorme folla che era intenta a fare acquisti in piazza, quando ad un tratto una figura incappucciata capitolò addosso a Brom.

B- “HEY! Ma sei ubriaco? Guarda che se non reggi la birra posso aiutarti io! ohoh

La faccenda però era più seria, accasciata al suolo c’era la figura morente di Frangiesco, cucino di Ernesto. Il gruppo lo riconobbe subito, non sembrava per niente messo bene.

E- “Ai..u..to… la… teca… il corno…”

Sembrava messo molto male, con le poche forze che aveva prese una lettera e la diede a Korinne che era la più vicina. La draconica aprì il foglio

K- “Una lista… qua sopra c’è scritta una lista di persone! il nome di Ernesto come quello di altri è sbarrato… rimane solo… rimane solo quello di Frangiesco” – disse scioccata Korinne.
S-probabilmente è una lista di persone che sono state assassinate o che sono morte”

Ymeon si avvicinò al corpo di Frangiesco e si mise a controllare i segni vitali.

Y-Ragazzi dobbiamo muoverci a curarlo, questi sembrano sintomi di un avvelenamento molto potente, se non facciamo qualcosa al più presto fra poco potrete pure sbarrare il suo di nome. Portiamolo da Janna il prima possibile.”

Brom si caricò il morente Frangiesco sulle spalle e insieme a tutti gli altri corse da Janna all’abbazia.

19 Marphenot, Ore 13:30 Abbazia Invitta.

J- “oddio cosa è successo miei cari? Chi è costui?
Y- “è un nostro conoscente, Frangiesco, sembrerebbe avvelenato, sta morendo e abbiam pensato che portarlo da te sarebbe stata la cosa giusta. Ti prego dicci che puoi far qualcosa!”
J- “vedrò di fare il possibile, fatelo sdraiare sul letto dentro la stanza laggiù. Io nel frattempo vado a prepararmi.

Quella mattinata fu molto lunga, l’attesa era straziante e mentre gli altri ingannavano il tempo parlando Janna nell’altra stanza (aiutata dai suoi assistenti) cercava il modo di salvare Frangiesco.
Dopo 40 minuti di attesa Janna uscì dalla stanza, dal suo sguardo il gruppo capì che lo stato di salute del Licantropo non era dei migliori.

J- “Ho fatto il possibile ma non basta, sembra che ci sia qualcosa all’interno del suo corpo che sta venendo rigettato e che lo sta uccidendo, non sembra essere un veleno però.
Sono riuscita a stabilizzarlo un attimo ma non gli rimane molto… vuole parlare con voi prima di… be andarsene… abbiate perlomeno l’accortezza di non farlo agitare nei suoi ultimi istanti.”
-Janna era molto scossa.

Il gruppo senza esitazione entrò nella stanza, sul letto giaceva un Frangiesco sempre più pallido e sudato.

F- “vi… vi stavo aspettando… è da un bel po’ di giorni che non ci si vede eh? Coff… coff… speravo in cuor mio di rivedervi un giorno… anche se non in queste circostanze e in queste condizioni… coff coff.
K- “dicci, cosa ti è successo? Chi ti ha ridotto così?”
F- “Eravamo fuggiti a nord ma siamo stati attaccati… dagli altri Licantropi della foresta coff coff… nessuno ci ha aiutati e… e… sono rimasto solo io… gli altri sono tutti morti” -Disse con voce spezzata dal dolore, qualche lacrima scendeva dai suoi occhi.
“Io sono sopravvissuto, ma ironia della sorte ora è il licantropo dentro di me che mi sta uccidendo lentamente, sta avvelenando il mio sangue. Dovete… prendere l’oggetto…e distruggerlo per me.”

B- “La maledizione ti sta uccidendo?” – Disse in tono sorpreso il barbaro che tanto avrebbe voluto trasformarsi in Licantropo.
F- “Si… il mio corpo non regge più la natura licantropa, è cosi per tutti quelli che sono stati i primi ad essere stati trasformati… 6 mesi di vita, questa è di solito la nostra aspettativa. Potrei dirvi che mi ero preparato per questo momento… ma la verità è che non si è mai pronti per morire… coff coff…
K-Che oggetto vuoi che ti distruggiamo?” continuò freddamente la dragonborn.
F- “una… una… teca, dentro sigillato c’è il… il corno. Bisogna distruggere il corno! MA NON SUBITO! Se apriste la teca l’artefatto demoniaco generebbe un’energia tale da creare parecchi problemi… problemi che metterebbero in grave pericolo la città.”

Frangiesco sembrava delirante, forse in preda alle allucinazioni della febbre?

K- “e noi cosa c’entriamo? Perché è così importante questo corno?
F- “Il corno…. Il corno è la chiave di tutto… l’origine di ogni cosa… è grazie a quel corno che riescono a creare i licantropi… vogliono creare un esercito coff coff
K-
“Quindi è questo che usavano nel laboratorio, sai dirci altro su questo oggetto? Dove l’hai perso? Da dove proviene?!”

La voce di Frangiesco si faceva sempre più debole e flebile di minuto in minuto.

F- “Il corno… lo abbiam ricevuto da Valisto, Valis vuole creare un esercito coff coff… esso fa da tramite … dovete… dovete… dovete prenderlo assolutamente…. L’ho perso al mercato… io… sono stato troppo debole… il corno proviene da un demone… è di colore nero… qualcuno me l’ha preso, è IMPORTANTISSIMO per far funzionare il processo di licantropizzazione assieme alla presenza di un vero licantropo! Coff coff vi prego… distrug…ge..te..lo.”
B- “ti prego rispondi a questa domanda! Perché non mi sono mai trasformato in Licantropo?”
F- “Semplice, non ti abbiam mai fatto il processo di trasformazione per licantropizzarti… ti abbiam messo solo del semplice narcotizzante e ti abbia fatto credere che il processo era riuscito… non potevo permettere che anche tu subissi la nostra terribile sorte coff coff”
B- “Ma… Ma…Ma… MA IO T’AMMAZZO! IO VOLEVO DIVENTARE LICANTROPO! PERCHÉ QUA NESSUNO MI LASCIA DECIDERE PER LA MIA VITA?!

Il barbaro in un impeto di disperazione e incazzatura prese per la gola Frangiesco e iniziò a strozzarlo e scuoterlo violentemente, ma ormai era inutile, Frangiesco aveva già esalato il suo ultimo respiro e quella fu la sua ultima frase.
Nella stanza cadde il silenzio. Senza dire una parola il gruppo abbandonò la stanza.
Korinne prese il foglio datogli prima dal defunto Licantropo e lesse alcuni nomi.

K- “Questi nomi… li conosco! sono tutti i nomi dei licantropi che c’erano all’accampamento nel bosco, ci sono sbarrati pure i nomi di Nora ed Ernesto.”

19 Marphenot, Ore 16:00 Mercato di Silverymoon.

La compagnia decise di abbandonare per l’ennesima volta l’obbiettivo di trovare la risposta all’indovinello per Ymeon (festa generale) e si concentrò subito alla ricerca del corno, procedettero quindi tutti assieme al mercato.
La situazione in centro non era migliorata, un sacco di gente passava da un negozio all’altro in cerca di qualche oggetto di valore che fosse interessante.
Korinne grazie al suo prodigioso senso dell’orientamento ci mise un secondo a perdere i suoi compagni di vista, nel trambusto generale però riuscì incredibilmente ad incontrare una vecchia amica.
Irvylayla, La draconica blu che lavora alla “Manciata di polvere di stelle”

I- “Ciao Korinne! Che bello vederti, proprio te stavo cercando”
K- “Ciao Yrlyvayla, Che piacere anche per me! come stai?”
I- “Tutto bene dai, in questi giorni di mercato si è sempre più indaffarati! Che fortuna comunque trovarti qui in piazza nonostante tutta questa gente! Ho giusto giusto un regalo per te, tieni!”

Korinne prese in mano un’ampolla con dentro uno strano liquido simile ad olio.

K- “Cos’è?” -Chiese la dragonborn curiosa.
I- Vedrai ti piacerà! È un unguento speciale, si chiama “Pelle coriacea”, sai… non ho mai avuto occasione di ringraziarti per la storia dell’elmo e dell’elementare dell’aria e so che ultimamente hai avuto il tuo bel da fare ad ammazzare mostri al circo fuori città… quindi ho pensato che potesse esserti utile per delle future battaglie! A proposito è vero quello che si dice in giro? Un gruppo di avventurieri con all’interno una draconica tutta vestita di bianco ha abbattuto un’idra? Ho subito pensato a te! Sai non ci sono tante draconiche in giro da queste parti, almeno non così appariscenti ahah”
K-Si beh… siamo stati noi, più o meno… un lavoretto da niente sai…
I- “Fantastico! ora ti saluto che devo andare a fare delle commissioni, spero di rivederti amica, ciaoo.

Korinne riprese quindi a cercare i suoi compagni in mezzo alla marea di persone intente a fare compere, finalmente riuscì a scorgere da lontano le figure di Brom, Udyr e Sheera vicini ad una bancarella e  accanto a loro, anche la figura di un quarto individuo incappucciato che era appena andato via di corsa, “avrà forse dimenticato i soldi per comprarsi qualcosa?” pensò scherzosamente Korinne.
La draconica capì perché i suoi amici si erano fermati a quella bancarella, esposta tra le varie teche ce n’era una contenente quello che sembrava effettivamente un corno nero!

K- “Oh no, non posso lasciar loro 3 a contrattare una cosa del genere, chissà che disastri stanno combinando!” – Neanche il tempo di pensarlo che sentì Udyr gridare:
U- “AH SI?! VEDIAMO COSA NE PENSI DI QUEST’ALTRA OFFERTA STRONZO!

Davanti agli occhi interdetti di Korinne, Udyr prese il SUO corno e lo soffiò in faccia al commerciante, la draconica aveva imparato bene gli effetti del suono di quel magico strumento e capì subito che il compagno voleva rubare il corno pietrificando il commesso.
Ma la situazione non sembrava star andando come previsto, Korinne corse quindi in soccorso dei due barbari dimenandosi tra la folla e vide nel frattempo Ymeon e Laucian allontanarsi… “maledetti codardi” pensò la draconica.
Brom per creare più casino prese sia la bancarella con il corno sia quella affianco e le ribaltò entrambe cercando di far partire una rissa, tutta la mercanzia (compreso la teca che ricordiamo doveva essere maneggiata con estrema cautela) cadde per terra.

Commerciante- “MA LEI COSA DIAMINE STA COMBINANDO?! Come si permette di rovesciare tutta la mia roba! Adesso mi aiuti a rimetterla apposto subito!

La gente tutt’attorno spaventata iniziò a scappare da tutte le parti e mentre il panico si diffondeva Korinne Brom e Udyr videro le guardie d’argento avvicinarsi.
La draconica si mise ad urlare fingendo di essere una civile estranea a tutta la situazione.

B- “Guarda che non l’ho fatto apposta!  è inutile che mi gridi addosso! mi sono emh… spaventato per il suono e mi sono partiti il braccio e la gamba, si! ecco com’è andata!  Adesso stia calmo che l’aiuto.”

Mentre accadeva tutto questo Udyr determinato a prendere il corno in qualche modo usò nuovamente il SUO corno per creare una piccola coltre di fumo, Korinne approfittando della bassa visibilità che si era creata prese da terra qualcosa che le ricordasse la forma di una teca, speranzosa la nascose sotto il mantello e si mise a correre il più lontano possibile dal mercato, le guardie la lasciarono correre via senza problemi.

K“Non ci credo, l’ho scampata per un pelo, che incompetenti che sono le guardie a Silverymoon”

19 Marphenot, Ore 16:30 Abbazia Invitta.

Arrivata all’abbazia Korinne si sorprese di notare che Laucian, Ymeon e anche Brom erano già arrivati, mancavano all’appello Sheera e Udyr però.

L- “Questa bravata ci è costata cara Korinne… Sheera e Udyr sono stati presi e probabilmente portati in prigione.”
K- “Cavolo questo è un problema, ma io dico cosa cavolo avevate in mente??! Non potevate contrattare o magari pensare ad un piano migliore prima di passare all’azione?!”
B- “non avevamo molto tempo, un altro tizio era MOLTO INTERESSATO al corno ed era corso via a prendere i soldi”
K- “Ah… ecco come mai andava così di fretta quella persona al mercato, chissà se sapeva a cosa servisse veramente quel corno…” –pensò la draconica
Entriamo e vediamo se sono riuscita a prendere almeno la teca giusta…”

Entrati all’abbazia vennero accolti come sempre da Janna

J- “Oh miei cari, siete sani e salvi, ho appena saputo che c’è stato una specie di attentato al mercato, voi non c’entrate niente vero? E dove sono Sheera e Udyr?”
Y- “si, ecco potremmo effettivamente c’entrare con questa storia.”
B- “Quanto a Udyr e Sheera sono stati rinchiusi in prigione”
J- “Cosa? Sono ancora stati messi in prigione? Di nuovo? Riuscite a stare 5 minuti in questa città senza combinare casini?
K- “Questa volta l’abbiam fatto per una giusta causa Janna, abbiam visto esposto un corno di demone che potrebbe essere legato ai problemi con i Licantropi e abbiam provato a prenderlo.”
J- “Non dovreste andare in giro a rubare oggetti dal mercato! Siete riusciti almeno a prenderlo?

“Magari l’ho preso io!” disse prontamente Brom “nel casino generale ho afferrato qualcosa che mi pareva fosse una teca e l’ho messa subito in saccoccia.”

Il barbaro tirò fuori dallo zaino quella che sembrava essere una grossa candela bianca con disegnati sopra simboli divini dorati.

B- Be ecco, si umh… diciamo che qualcosa ho preso… se lo guardi da questa prospettiva però ha più o meno la forma di un corno, che dite? ahah
K- “Come fai a scambiare una teca per una stupida candela lo sai solo te Brom! Anche io comunque ho afferrato qualcosa, spero solo di aver preso la teca giusta”

Korinne spostò il mantello e…
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K- “La teca con il corno nero!” Tutti quanti i presenti si misero ad esultare. “calmi, ora non ci resta che trovare un modo per distruggere l’oggetto e possiamo festeggiare.”
J- “Potrebbe occuparsene mio marito, lasciatelo a me che glielo darò seduta stante.”

Baherim Conrador arrivò dopo qualche minuto e iniziò ad analizzare la teca con dentro il corno.

BA- “Se è un quello che sembra allora deve essere distrutto il prima possibile, ma ci vorrà del tempo, dovrò stare via da Silverymoon per un po’ e per riuscire nell’impresa dovrò sicuramente farmi aiutare da delle mie conoscenze… Vi ringrazio per averlo affidato a me, è in mani sicure potete fidarvi.”
B- “Direi che dopo tutto questo baccano ci meritiamo un serata di riposo eh ragazzi?”
L- “Si ma come facciamo con Udyr e Sheera che probabilmente saranno in prigione?”
K- “Non ti preoccupare monaco, cosa vuoi che gli facciano per una misera zuffa al mercato? Vedrai che domani tornano qua all’abbazia senza problemi”.

Quella sera, incuranti di tutto e di tutti Brom, Ymeon, Korinne e Laucian decisero di prendersi una pausa e uscire fuori a festeggiare e dormire al “Satiro sorridente di Solar”.
Per una volta (dopo settimane e settimane a correre dietro a licantropi, impostori ed esseri mistici di altri piani) sembrava che tutto stesse andando per il meglio e che, con la distruzione del corno, il problema dei licantropi fosse definitivamente concluso…
STOLTI.
se solo avessero saputo cosa gli avrebbe attesi di lì a poco…

-Dal vangelo secondo Korinne – Joker.