Sessione 0 – Darak –

Prefazione:

Anni di cammino mi hanno temprato corpo e sopratutto mente, la mia impulsività di carattere ha ceduto posto ad una sana pacatezza esteriore e la migliore lezione che ho imparato è che bisogna contare fino a 10 in due occasioni, prima di dire qualcosa e prima di rinfoderare l’ascia.

Pertanto, quello che andrete a leggere qua sono i pensieri di un Devoto Chierico, Pronto Combattente, Consigliere Fidato… che ringrazia tutti i giorni che alcuni di essi non hanno preso voce, diversamente i fatti non sarebbero andati in egual modo.

 

Dalle Memorie di Darak – Evento Zero – Wolfar:

“Campane a festa significa giorno di messa…”

Preferisco quelli lavorativi, quando non devo sorbirmi insulse panzane, predicozzi e vari vanti governativi.
Prego e scendo a fare colazione, trovo un biglietto, la resistenza ha una missione per noi. Consegno a Sacha, sono sicuro poi mi aggiornerà.

Simbolo della Resistenza

 

E’ finita la marmellata di albicocche… la giornata è iniziata male e prosegue anche peggio…

Rientra Sacha con il solito messaggio indecifrabile, non capisco mai se quelli della resistenza si divertono a rendere complicate le cose o se è quel tizio… Dava-qualcosa che gli manca qualche lunedì! Ah giusto… qui i lunedì mancano un po’ a tutti… comunque in soldoni la questione è circa:

“Otiben out, farcire una bestia con una lettera”

Sacha e Korinne cominciano a discutere se aprire o meno la lettera per leggerne il contenuto, la questione non mi tange molto, a prescindere da cosa possono trovare scritto dentro, quella parte della missione è ben chiara. Mi lascia perplesso maggiormente la questione dell’Aiuto Sacerdote Oti-ban(?)… quando c’è da “intervenire fisicamente” su qualcuno le indicazioni lasciano sempre molta, forse troppa, libertà di azione e pensiero…

Vedo che Black è intervenuto in favore della sua levatrice, è un ragazzo sveglio, se non ci rimane secco per aver messo il naso in qualcosa più grande di lui, farà strada.

Dopo aver perso tempo con una lettera che non sono riusciti a decifrare, si ricordano che dobbiamo andare a messa se no “non siamo dei bravi cittadini”… quasi quasi mi offro di stare a casa a decifrarla, se non fosse un’ottima occasione per entrare in contatto con coso… Oberdan…

Giungiamo alla chiesa, nulla di eccezionale, quelle per la Vergine Condottiera sono più ampie, robuste e luminose… gli edifici costruiti dagli umani si riconoscono subito, fragili e miseri… almeno gli elfi danno l’impressione di impegnarsi di più con le loro casette sugli alberi, se non fosse che con un po’ di vento vengono “a basso”… ma voi non diteglielo.

Vogliamo poi aprire un capitolo sul loro Dio? Amauna-qualcosa? Che diciamocelo, da bravo chierico quale sono non dovrei stare a giudicare le divinità altrui, ma l’avete visto il suo simbolo?

Simbolo sacro di Aumanator

Inizia la loro funzione e puntualmente parte il mio abbiocco, mi desto solo quando il Sacerdote, un certo Xalcaz… o qualcosa di simile, comincia il pippon… hem sermone parlando di “Un terribile attacco proveniente da Nord… Branchi di bestie feroci… Ci stiamo cagando sotto…” e ovviamente i pecoroni della popolazione cominciano a cagarsi sotto pure loro…

Fortuna vuole, forse dovuta dal profondo tanfo che cominciava ad aleggiare nell’ambiente, che decide di fargli passare un po’ la strizza dichiarando che “Il Governatore Lihin ha dato ordine a Yenros di reclutare valide persone e partire in spedizione per fermarle”. Ancora una volta i pecoroni dei miei compaesani si fanno trascinare eccessivamente dalla cosa e giubilano per un nonnulla… quello che mi da’ più fastidio della situazione è quel maledetto sorrisetto compiaciuto che fa Salkaz ogni volta che le sue baggianate vanno a segno.

Che poi io dico, se fosse davvero così, perchè nessuno è venuto alla nostra porta per reclutarci? Basterei solo io per un mucchietto di insulsi animaletti da cortile con la rabbia.

La messa finisce, andiamo (finalmente) in pace ma nemmeno il tempo di mettere piede fuori dal sagrato che il grosso capo delle guardie cittadine dal nome di uno yogurt greco ci para davanti.


Yenros, più o meno...

 

Ci vuole reclutare per andare a tosare i montoni portatori di scabbia prima che arrivino in città. Una scampagnata di due giorni con pranzo al sacco. Ma io dico non li ha gli amici con cui andare a fare queste cose? Comunque se c’è da far prendere un po’ d’aria all’ascia, sono sempre ben propenso.

Chiediamo se non è il caso di far venire con noi anche l’Aiuto Sacerdote Obladì, si sa mai che trova l’amore in mezzo ai boschi e decide di prendersi un periodo sabbatico dalla sua vocazione, sistemando così la missione affidataci. Lo andrà a recuperare Yen-qualcosa in persona…

In breve ci prepariamo e partiamo, non prima di ricevere una santa benedizione dall’Aiuto Sacerdote… Padawan! Quella cima del capo delle guardie ha sbagliato chierichetto…

Arriva la sera, ci stiamo per accampare, noto che il mezzo orco e mezzo scemo che non mi ha tolto gli occhi di dosso per tutto il viaggio si avvicina… dovrò dirgli che lo vedo solo come un amico?

– Un po’ di suspance… –