Sessione 18 – Laucian –

Ispeziono la zona: mura abilitate ad avere balestre, probabilmente per sparare alle navi che passavano sul fiume. Non sembrano usate da tanto, probabilmente erano usati dalle forze di Silverymoon nella guerra contro Waterdeep. Il secondo licantropo si sveglia e ci attacca, lo uccidiamo. Silverfang ci dice che lui andrebbe all’accampamento a uccidere i licantropi. Noi decidiamo di andare a Silverymoon e Silverfang ci dice di trovarci da Janna la notte e di indossare qualcosa di vistoso mentre entriamo all’abbazia.

Il giorno dopo (25 Marphenot) arriviamo in città. Alla locanda del Satiro Sorridente rubiamo sei mantelli smeraldo e andiamo all’abbazia indossandoli. Janna ci fa entrare in una stanza con otto persone: due arcanisti che cambieranno le nostre fattezze, le altre sei persone che verranno trasformati in noi e usciranno con i nostri mantelli, così da darci un vantaggio. Andiamo alla Lama di Optim per far placcare d’argento le armi e lì incontriamo Walt che ci chiede se abbiamo conosciuto Silverfang. Compro un tirapugni placcato in argento. Torniamo all’abbazia e mettiamo in atto il piano. Mi trasmuto in un’elfa dei boschi. Con una carrozza andiamo al luogo dell’accampamento, l’Uncino di Herald. Udyr uccide il cocchiere della carrozza. Troviamo Silverfang e vediamo un albero che però è un’illusione, quindi probabilmente è l’ingresso. Uccidiamo quattro licantropi che erano usciti. Avvicinandoci all’albero vediamo che al posto di quest’ultimo c’è una torre. Entrando c’è una scalinata che dà su una stanza circolare piena di bandiere e bassorilievi di guerra. C’è una porta che dà su un corridoio con varie porte. Nella prima porta a destra troviamo una stanza circolare, con al centro la statua di una divinità (Alber Lae, divinità elfica). Ci sono nove persone, che ci guardano ma non sembrano turbati dalla nostra presenza. Non sanno che non siamo licantropi. Due persone ci dicono che più avanti c’è una stanza libera. Vi entriamo (è la quarta a destra) e c’è un solo nano che dorme, lo uccidiamo. Successivamente entrano altre due persone e le uccidiamo.